Nell'organo il musicista ha la possibilità di produrre varie sonorità grazie alla presenza dei registri: l'insieme dei registri costituisce la cosiddetta disposizione fonica.
Ogni organo a canne ha una propria disposizione fonica diversa da quella di altri strumenti: anche per questo motivo è corretto affermare che non troveremo mai un organo uguale ad un altro.
La disposizione fonica del mio organo a canne di legno è la seguente:
Principale 8'
Ottava 4'
Decimaquinta 2'
Decimanona 1 ⅓'
Vigesimaseconda 1'
Vacat
Si tratta quindi di un organo a canne a 5 registri che però è predisposto per montare un sesto registro aggiuntivo (vacat in latino significa vacante).
Dato che la tastiera è dotata di 54 tasti, il numero di canne totali a strumento completato sarà pari a 54 x 5 = 270 canne. Se poi decidessi di aggiungere anche il sesto registro si arriverebbe a 324.
Siamo quindi pronti per analizzare il significato del nome di ognuno dei registri presenti.
Principale 8'
Come si può facilmente intuire dal nome questo è il registro fondamentale dell'organo che fornisce la sonorità di base sulla quale è poi possibile aggiungere, durante l'esecuzione dei brani, le sonorità generate dagli altri registri. Il numero 8 si riferisce alla dimensione che la canna più lunga del registro dovrebbe avere. Ovviamente la canna più lunga è quella che genera il Do1 e cioè la 1° canna del registro, azionata dal 1° tasto della tastiera. L'apostrofo, posto alla destra del numero, indica che la misura è espressa in piedi, unità di misura di lunghezza tipica del sistema imperiale britannico.
1 piede = 12 pollici
1 pollice = 2,54 cm
quindi:
1 piede = 30,48 cm
Il registro di Principale è un registro di otto piedi ciò significa che il risuonatore del Do1 dovrebbe essere lungo all'incirca 240 centimetri.
Ottava 4'
Il registro di Ottava produce un suono che è un'ottava più in alto rispetto al registro Principale, e questo deve verificarsi per qualsiasi tasto premuto. Le canne dell'Ottava quindi hanno un'altezza dimezzata rispetto a quelle corrispondenti del registro di Principale: ecco perché si passa da otto a quattro piedi (la canna del Do1 è lunga circa 120 cm). Un modo alternativo di scrivere il nome del registro è utilizzare il corrispondente numero romano: VIII 4'.
Ad oggi l'unico registro completo e funzionante del mio organo è proprio quello di VIII 4'.
Decimaquinta 2'
Decimaquinta è un termine arcaico che in realtà significa quindicesima: ciò significa che una canna di tale registro produce, su una scala diatonica, la quindicesima nota sopra a quella base e cioè la doppia ottava. La lunghezza della canna più lunga della decimaquinta è di circa due piedi. Si può anche indicare come XV 2'.
Decimanona 1 ⅓'
Decimanona sta per diciannove e il suono che viene prodotto è la tripla quinta rispetto al suono di base del Principale. Volendo usare i numeri romani si può usare la dicitura XIX 1 ⅓'.
Vigesimaseconda 1'
Il nome di questo registro significa ventiduesima perché il suono che viene prodotto è quello della ventiduesima nota più in alto rispetto a quella generata dal registro principale, cioè la tripla ottava. L'abbreviazione in numeri romani è la seguente: XXII 1'.
Facciamo un esempio: immaginiamo di attivare in contemporanea tutti i cinque registri dell'organo e di premere il primo tasto della tastiera, cioè il Do1. L'organo produrrà cinque suoni sovrapposti (il cosiddetto ripieno) le cui corrispondenti note sono:
Do1 generato dal registro di Principale 8'
Do2 generato dal registro di Ottava 4'
Do3 generato dal registro di Decimaquinta 2'
Sol3 generato dal regitro di Decimanona 1 ⅓'
Do4 generato dal registro di Vigesimaseconda 1'
Ogni registro può essere attivato o disattivato a piacimento durante l'esecuzione dei brani musicali; ricordo inoltre che nel mio organo a canne ogni registro è diviso in due parti: la zona dei bassi e quella dei soprani.
😇 So cosa state pensando: "nell'organo a canne ci sono troppi numeri". Vi avverto: non avete ancora visto nulla... il bello deve ancora arrivare! 😀
« La musica è il piacere che la mente umana prova quando conta senza essere conscia di contare »
(cit. G.W. Von Leibniz)