venerdì 3 giugno 2022

Catenacciatura di collegamento della tastiera al somiere

Il movimento dei tasti della tastiera e quello dei ventilabri sono entrambi diretti nella direzione alto-basso, ma dato che la larghezza della tastiera è più piccola di quella del somiere (nel rapporto di poco meno di 1:2) non c'è corrispondenza, sull'asse verticale, tra la posizione del generico tasto e quella del suo corrispondente ventilabro.

È per questo motivo che si rende necessaria una catenacciatura che consenta di trasmettere al somiere i segnali meccanici di apertura e di chiusura dei ventilabri impressi dall'organista sulla tastiera durante l'esecuzione dei brani, traslandone il moto.

La progettazione della catenacciatura parte dalla posizione dei ventilabri sul somiere, sfruttando lo stesso foglio CAD già utilizzato per la progettazione di quest'ultimo.



La tavola di supporto della catenacciatura è stata ricavata operando due tagli inclinati, con il seghetto alternativo, sui due bordi di una tavola in legno lamellare di abete e rifinendo poi il taglio con carta abrasiva di adeguata granulometria.

Il resto degli elementi è stato ricavato da barre in legno di koto di sezione quadrata e rettangolare ad eccezione dei perni che sono dei piccoli parallelepipedi costruiti con legno di mogano sapelli, dotati di un foro con un chiodo passante e incollati alla tavola con colla vinilica.





Avendo fissato i perni alla tavola solamente con la colla vinilica, con il passare del tempo è capitato che qualche perno si sia staccato dalla stessa. Per questo motivo in futuro sarà necessario fissare meccanicamente i perni, come è stato fatto (in un secondo momento) per la catenacciatura del pedale.

mercoledì 1 giugno 2022

I comandi dei registri

Durante l'esecuzione dei brani l'organista deve avere la possibilità di selezionare i registri più appropriati: per questo motivo a sinistra e a destra della tastiera sono normalmente presenti dei comandi meccanici che servono a modificare la posizione delle stecche poste sul somiere nel senso dell'apertura o della chiusura.

Nel caso di un organo a trasmissione puramente meccanica ci sono due possibilità: il comando a tirante o il comando a manetta. Nel primo caso il moto del selettore di registro è rivolto nella direzione dell'organista mentre nel secondo caso il movimento è destra/sinistra.

Per farsi un'idea della differenza delle due tipologie è utile osservare la consolle dell'organo a canne meccanico della chiesa di Santa Galla a Roma, nel quale sono presenti entrambi i tipi di selettore.

Nel caso del selettore a tirante il moto del medesimo è ortogonale rispetto a quello della corrispondente stecca ed è ad una quota diversa (misurata rispetto al pavimento) pertanto è necessario un meccanismo che consenta di tradurre il moto del tirante nella direzione e nel verso della stecca.


Come si vede nella foto qui sopra, per il mio organo a canne in un primo momento ho provveduto a scegliere il primo dei sistemi sopra enunciati, utilizzando delle barre cilindriche in legno di koto per traslare il moto da avanti/indietro a sinistra/destra. A causa degli attriti delle stecche sul somiere e sulle coperte dei registri e di altri difetti di costruzione tale sistema non si è rivelato adeguato.

Per questo motivo il sistema dei tiranti che vedete in foto è stato rimosso dall'organo, in attesa dell'implementazione di un sistema più funzionale, pertanto per adesso le stecche devono essere azionate manualmente ponendosi ai lati dell'organo in prossimità del somiere.

lunedì 30 maggio 2022

Aggiornamenti

Sono stati aggiornati i post:

e

con l'aggiunta di nuove fotografie (relative a dettagli tecnici costruttivi) che in un primo momento non erano state caricate sul blog

La costruzione del somiere - 4ᵃ parte

Le canne poggiano sulle coperte dei registri, ovvero delle tavole in legno forate i cui fori concidono con quelli praticati sulle stecche e sulla tavola superiore del somiere. Per gli stessi motivi già visti in precedenza anche sulle coperte dei registri vengono praticati dei canali soratori, in questo caso sulla loro faccia inferiore, quella cioè a diretto contatto con le stecche e le false stecche.


Il meccanismo di funzionamento delle stecche dei registri è semplice: quando un registro è in posizione di chiusura, i fori della corrispondente stecca non sono in asse con i fori della tavola superiore del somiere e della rispettiva coperta. Quando invece quel determinato registro è attivato, i fori della stecca sono in perfetto asse sia con quelli della tavola superiore del somiere sia con quelli della rispettiva coperta: in questo modo l'aria può liberamente fluire dal canale del somiere alle canne.

stecca in posizione di chiusura: registro disattivato

stecca in posizione intermedia

stecca in posizione di apertura: registro attivato

somiere visto dall'alto, privo delle stecche, false stecche e coperte

In un secondo momento le stecche e le false stecche dello spessore di 10 mm realizzate in legno di obeche sono state sostituite con delle stecche realizzate in multistrato di legno esotico dello spessore di 5 mm per diminuire gli attriti.

montaggio delle false stecche

stecche e false stecche dei soprani

vista dall'alto delle false stecche lato bassi

meccanismo di attivazione delle stecche

dettaglio del meccanismo di fermo corsa delle stecche


domenica 29 maggio 2022

La costruzione del somiere - 3ᵃ parte

I ventilabri vengono mantenuti in posizione di chiusura grazie ad apposite molle costruite con acciaio armonico: normalmente si preferisce utilizzare filo di ottone crudo ma al momento della loro costruzione non avevo a disposizione tale materiale e ho quindi utilizzato del filo di acciaio armonico che si può reperire facilmente in qualsiasi negozio di ferramenta.

L'acciaio armonico è molto meno elastico dell'ottone crudo e quindi la sua lavorazione, effettuata a mano, risulta essere più faticosa. In una delle foto che seguono potete vedermi mentre insieme al mio caro amico Francesco Bini mentre cerchiamo di "addomesticare" un pezzo di tale tenace metallo per trasformarlo in una molla, utilizzando una pinza e un "accrocchio" appositamente costruito.



I ventilabri devono essere collegati alla catenacciatura ma per fare ciò è necessario praticare dei fori sulla tavola inferiore della secreta. Per evitare che attraverso tali fori possa sfuggire una quantità eccessiva di aria ho costruito dei piccoli tiranti in legno di faggio, incollati ad una striscia di pelle forata che a sua volta è incollata sulla tavola inferiore della secreta. In questo modo quando i tiranti vengono attivati viene trasmesso il movimento verticale al ventilabro ma l'aria non può uscire dal foro di passaggio del tirante perché è sigillato dalla pelle.





La costruzione del somiere - 2ᵃ parte

Una volta praticati i fori sulla tavola superiore del somiere, utilizzando la fresatrice verticale sono stati scavati numerosi soratori, ovvero dei canali poco profondi (qualche millimetro) con profilo a V.

La funzione dei soratori è quella di evitare che l'aria che esce da un foro di alimentazione possa andare ad alimentare una canna vicina, generando fastidiosi strasuoni: grazie a questi canali l'eventuale aria in eccesso viene scaricata fuori dal somiere evitando il rischio di far suonare delle canne che non sono state volutamente attivate tramite la pressione dei tasti della tastiera.





Per diminuire la naturale rugosità del multistrato di pioppo è stata utilizzata una vernice impregnate per legno di colore noce scuro.


Sempre utilizzando del multistrato di pioppo sono state realizzate le pareti della secreta.


I ventilabri sono stati ricavati da un pannello lamellare in legno di abete dello spessore di 18 mm utilizzando la sega circolare con lama inclinabile, così da ottenere il tipico profilo aerodinamico a V.

Sul lato largo di ogni ventilabro è stato incollato uno strato di feltro rosso e uno strato di pelle, utilizzando specifica colla vinilica: in questo modo quando i ventilabri poggiano sui fori rettangolari di alimentazione dei canali si realizza una tenuta d'aria perfetta.




La costruzione del somiere - 1ᵃ parte

La tavola superiore del somiere è costituita da un pannello in multistrato di pioppo di 20 millimetri di altezza, largo 1380 mm e profondo 545 mm: su questa tavola vengono praticati i fori di alimentazione delle canne.

I 54 canali di alimentazione sono alti 80 mm mentre la loro larghezza è variabile (come spiegato nel precedente post), la loro profondità è determinata dalle dimensioni della tavola superiore ed è quindi uguale a 505 mm: sono realizzati con appositi listelli in legno di obeche (Triplochiton scleroxylon) dello spessore di 5 mm bloccati ad incastro in fessure lineari ricavate con la fresatrice verticale sulle pareti interne dei due lati lunghi (fronte e retro) del somiere.

Una volta posizionati, i listelli sono stati incollati con colla vinilica e ogni canale è stato successivamente impermeabilizzato con un bagno di colla vinilica + acqua tiepida allo scopo di evitare passaggi indesiderati di aria tra un canale e quello contiguo e/o tra le pareti dei canali e le tavole inferiore e superiore del somiere.




La tavola inferiore del somiere è costituita da due parti, entrambe incollate ai bordi del somiere e ai listelli dei canali. Una delle due parti è stata lavorata con la fresatrice verticale in modo da ottenere i 54 fori rettangolari di alimentazione sui quali appoggeranno altrettanti ventilabri.


Sulla tavola superiore del somiere poggiano le stecche e le false stecche: le prime mobili, le seconde fisse. Ad ogni registro corrisponde una stecca (12 stecche totali) che può muoversi a destra e a sinistra in modo da consentire o da impedire il passaggio di aria dai canali alle canne a seconda della selezione di registri impostata dall'organista.