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venerdì 3 giugno 2022

Catenacciatura di collegamento della tastiera al somiere

Il movimento dei tasti della tastiera e quello dei ventilabri sono entrambi diretti nella direzione alto-basso, ma dato che la larghezza della tastiera è più piccola di quella del somiere (nel rapporto di poco meno di 1:2) non c'è corrispondenza, sull'asse verticale, tra la posizione del generico tasto e quella del suo corrispondente ventilabro.

È per questo motivo che si rende necessaria una catenacciatura che consenta di trasmettere al somiere i segnali meccanici di apertura e di chiusura dei ventilabri impressi dall'organista sulla tastiera durante l'esecuzione dei brani, traslandone il moto.

La progettazione della catenacciatura parte dalla posizione dei ventilabri sul somiere, sfruttando lo stesso foglio CAD già utilizzato per la progettazione di quest'ultimo.



La tavola di supporto della catenacciatura è stata ricavata operando due tagli inclinati, con il seghetto alternativo, sui due bordi di una tavola in legno lamellare di abete e rifinendo poi il taglio con carta abrasiva di adeguata granulometria.

Il resto degli elementi è stato ricavato da barre in legno di koto di sezione quadrata e rettangolare ad eccezione dei perni che sono dei piccoli parallelepipedi costruiti con legno di mogano sapelli, dotati di un foro con un chiodo passante e incollati alla tavola con colla vinilica.





Avendo fissato i perni alla tavola solamente con la colla vinilica, con il passare del tempo è capitato che qualche perno si sia staccato dalla stessa. Per questo motivo in futuro sarà necessario fissare meccanicamente i perni, come è stato fatto (in un secondo momento) per la catenacciatura del pedale.

sabato 28 maggio 2022

La progettazione del somiere

Il somiere è un vero e proprio centro di smistamento dell'aria: a seconda dei segnali che riceve dai comandi dei registri e dai tasti della tastiera provvede a distribuire l'aria alle canne che poggiano su di esso.

La secreta del somiere è mantenuta costantemente in pressione grazie all'aria che arriva dalla manticeria: premendo un determinato tasto della tastiera (o della pedaliera) viene azionato il corrispondente ventilabro: l'aria entra quindi nel canale della nota selezionata e da lì va ad alimentare le canne dei registri precedentemente impostati.

Quello fin qui descritto è, per sommi capi, il funzionamento del somiere a canali per tasto, che è la tipologia più diffusa e che anch'io ho utilizzato per il mio organo a canne.


Il mio organo a canne ha 54 note e 6 registri per cui servono:

  • 54 canali (uno per tasto) e quindi 54 ventilabri
  • 12 stecche di registro (2 per registro, sussistendo la suddivisione tra bassi e soprani)
  • 324 fori totali (uno per ogni canna)

La larghezza di un canale e del corrispondente ventilabro determinano la portata di aria massima che potrà essere consumata dalle canne collegate a quel tasto: solitamente i canali delle note più gravi sono più larghi visto il maggiore consumo di aria.

Lo stesso ragionamento si può applicare, a maggior ragione, alla dimensione del foro di alimentazione delle canne che solitamente aumenta all'aumentare delle dimensioni della canna.

Per la determinazione di questi e di altri parametri costruttivi del somiere, durante la fase di progettazione ho effettuato una comparazione delle misure dei somieri di vari organi storici italiani e stranieri che ho ricavato da relazioni di restauro pubblicate a stampa o su Internet.

Di tutte le relazioni di restauro analizzate quella dell'organo della chiesa di Notre Dame ad Auxonne in Francia ha rappresentato per me la più preziosa e dettagliata fonte di informazioni.

Le prime canne dei registri principali dell'organo sono molto più larghe dei corrispondenti canali e per questo motivo non possono essere posizionate sopra al proprio foro di alimentazione: devono essere posizionate in un altro punto dell'organo e vengono alimentate a distanza grazie a dei trasporti d'aria cioè dei tubi o dei canali che trasportano l'aria dal foro del somiere al piede della canna.


Come si vede dallo schema che propongo qui sopra (vista dall'alto della disposizione delle canne sul somiere) nel caso dei registri di XV, XIX e XXII non sussistono problemi di spazio.

Con il registro di Ottava 4' iniziano i problemi: le prime otto canne non sono posizionate sopra al somiere e sono collegate con dei tubi; le successive dodici poggiano sul somiere ma non sopra al rispettivo canale e quindi anch'esse sono collegate al loro foro di alimentazione attraverso dei trasporti d'aria. Soltanto dal Sol#2 in poi non si rende necessario un trasporto d'aria e le canne posso poggiare direttamente sopra al loro foro di alimentazione, cioè sull'asse del rispettivo canale.

Per il registro di Principale 8' quasi tutte le canne sono troppo larghe e sono quindi collocate o in facciata o in altre zone del mobile dell'organo: soltanto le ultime cinque poggiano direttamente sul proprio foro di alimentazione (da Do#5 a Fa5).

Una volta definite le larghezze dei canali e la posizione delle canne sulla tavola superiore del somiere ho proseguito la progettazione con un programma di CAD 2D utilizzando i dati inseriti e calcolati su un programma di fogli di calcolo, con le dovute rettifiche effettuate in un secondo momento.

I disegni CAD sono stati successivamente utilizzati anche per la progettazione della catenacciatura di collegamento del somiere al manuale.