La costruzione di quello che Wolfgang Amadeus Mozart amava definire come "il Re degli strumenti" è un'operazione complessa che richiede conoscenze e competenze nei campi della matematica, della falegnameria, della carpenteria, della meccanica e, ovviamente, della fisica acustica e della teoria musicale.
Da un punto di vista tecnico-costruttivo la letteratura organologica italiana, fatte salve alcune dettagliatissime e preziosissime relazioni di restauro, non fornisce dettagli sufficienti che, da soli, possano consentire ad un neofita di cimentarsi, in piena autonomia, nella progettazione e costruzione di un organo ex-novo.
Tra tutti i testi nostrani che ho avuto modo di consultare, quello più ricco di informazioni tecniche è la monografia intitolata Conservazione e restauro degli organi storici curata da Giuseppe Basile, edita dalla casa editrice De Luca per conto dell'Istituto Centrale per il Restauro del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali.
Il volume è una raccolta di 14 saggi << dedicati a diversi aspetti della tutela e del restauro degli organi storici >>.
Da pagina 89 a pagina 123 vengono proposti un Glossario delle strutture, degli elementi e dei componenti principali dello strumento e delle Note sulla documentazione grafica: entrambi i capitoli contengono una certa quantità di definizioni e descrizioni tecniche sulla struttura e sul funzionamento dell' organo a canne, corredati da numerose viste in sezione e proiezioni ortogonali delle varie parti dello strumento.
A mio avviso il punto di forza di questo testo è che presenta con estrema precisione la corretta denominazione di ognuna delle parti che compongono lo strumento, dalla più grande alla più piccola.
A puro titolo di esempio qui di seguito riporto due foto: la prima (pagine 137-138) contiene la descrizione dello spaccato assonometrico dei registri e della tastiera, la seconda (pagine 112-113) riguarda invece la sezione verticale delle canne ad ancia e delle canne labiali.
pag. 137 - 138
pag. 112-113
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